Intanto ho finalmente iniziato a dedicarmi alla meccanica: ho montato il movimento centrale.
Movimento centrale (da ora in poi m.c.) -
definizione da wikipedia, per chi non conosce questo componente:
Il movimento centrale della bicicletta consiste in quell'insieme di parti atte alla rotazione del perno centrale collegato ai pedali e di conseguenza alla guarnitura (corone anteriori).
Si capisce bene dalla definizione che il m.c. è un componente fondamentale nella bicicletta. Ha una funzione di primaria importanza: quella di far girare le pedivelle con il minor attrito possibile consentendoci di spingere sui pedali, far girare la catena intorno alla corona e al pignone che a loro volta imprimono movimento alla ruota posteriore facendo muovere in avanti la bici.
Nonostante questa importanza il m.c. è un componente piuttosto "nascosto", fa "un lavoro oscuro" perchè, a parte le calotte che possono essere più o meno visibili, il resto del componente è nascosto nella scatola del movimento centrale, cioè il nodo cavo che nella bici fa da congiunzione fra tubo obliquo, tubo piantone(o tubo sella) e posteriori orizzontali(o foderi bassi); in pratica il nodo che si vede in questa foto:
Scatola movimento centrale |
Nel mio caso il m.c. è di tipo italiano(quindi per scatole da 70 mm), a perno quadro. E' un componente mediamente economico e nel mio caso non certo di grandissima qualità.... insomma c'è di meglio.... E' della VP components, una casa di Taiwan che fa componenti onesti e piuttosto economici. E' un m.c. a cartuccia con perno da 110,5. Non ho foto del m.c. prima del montaggio ma più o meno è questo:
La calotta filettata di destra(in foto) è integrata con la parte centrale(dove c'è la marca) e si avvita dal lato corona fino alla battuta del bordo in rilievo. Una volta avvitata la destra, si avvita l'altra calotta, la sinistra, che è un pezzo separato e che va a sparire completamente nella scatola del m.c. chiudendo il sistema. Occhio che "destra" e "sinistra" è una convenzione nei telai: la parte destra è sempre quella dove c'è la corona. La sinistra, ovviamente, l'altra... E' importante da sapere, anche se sembra banale, perchè a seconda del tipo di m.c.(se italiano o inglese) la calotta destra si avvita in senso orario o antiorario.
Quindi si avvitano le calotte ed è fatto? E che ci vuole! Già.... Detta così pare semplice, ma in realtà se il telaio è vecchio(come il mio!) e non di pregio(come il mio!) di intoppi possono essercene parecchi. Prima di tutto la parte interna della scatola nel telaio va ripulita, fatta ripassare dal meccanico con un attrezzo piuttosto costoso(e NON sostituibile con attrezzi "fatti in casa") che rigenera la filettatura; questa operazione l'avevo preventivamente fatta fare già da un po' avendo un telaio vecchio. A quel punto si potranno avvitare le calotte e questa operazione può essere più o meno facile a seconda del tipo di telaio, della precisione con cui è costruito, delle condizione stesse della scatola.
Per dirla tutta, può esserci bisogno di operare con una certa forza per avvitare a fondo le due calotte, e in questo caso scordatevi di mettere il telaio su un cavalletto perchè non sarebbe mai stabile. Meglio lavorare su un piano, un tavolo, tenendo ben saldo il telaio con una mano e avvitando le calotte con l'altro. Nel mio caso i filetti erano stati puliti e rigenerati ma la scatola probabilmente era un po' ovalizzata o comunque non precisissima quindi ho avuto le mie belle difficoltà per avvitare le calotte del m.c..
Un cosa importante: prima di montare la calotte va spalmata un'adeguata quantità di grasso per movimenti sia sulle filettature del telaio che sulle calotte stesse, altrimenti l'operazione di montaggio sarà più difficile e le calotte con il tempo finiranno per "saldarsi" al telaio, rendendo molto difficile, se non impossibile, il loro smontaggio in caso di necessità.
Altra cosa importante: mai partire avvitando direttamente le calotte con l'apposito attrezzo(che è diverso a seconda del m.c.)... se non si innesta correttamente la calotta, sforzando con un attrezzo si rischia di rovinare la filettatura del telaio, e allora sono guai; bisogna sempre partire avvitando a mano, controllando che la calotta sia dritta e solo dopo, se è necessario, va utilizzato l'attrezzo. A mano non si fanno danni. Nel mio caso ho potuto avvitare a mano la calotta per una metà della corsa, poi ho dovuto usare l'attrezzo adatto e verso la fine ho dovuto applicare anche una certa forza per poter arrivare in fondo.
Una volta avvitate le calotte, il m.c. è montato e, essendo a cartuccia sigillata, non avrà bisogno di alcuna regolazione particolare. A quel punto, sul perno quadro(in questo tipo di m.c.) si potranno montare le pedivelle con la corona(o le corone in caso di bici a più rapporti).
Se tutto è andato bene, le pedivelle gireranno fluide e a tirarle in direzione assiale rispetto al m.c. non si sentiranno giochi. Se così non è, il m.c. non è stato montato bene o è rotto, o le pedivelle sono lente.
Importante... quando lavorate in punti delicati dove c'è da fare forza, fate attenzione a come usate gli attrezzi; gli attrezzi non professionali, come possono essere quelli di un'officina casalinga(come la mia), spesso non sono precisissimi, nè tanto resistenti. Non è un evento raro la rottura dell'attrezzo sotto sforzo o la sua calzata imprecisa nel pezzo da montare cosa che può danneggiare il componente rendendolo inservibile; inoltre sotto sforzo certe chiavi possono perdere presa o sfuggire di mano, e l'infortunio è dietro l'angolo. Io mi sono solo spellato un pollice per lo sfregamento continuo sotto sforzo (nonostante attenzione e guanti da lavoro) perchè la "brugolona" che ho usato ha il manico molto stretto e scomodo da trattenere, ma se l'attrezzo si rompe o perde la presa sul componente ci si può fare anche molto male; ricordiamoci che il migliore attrezzo sono le nostre mani e cerchiamo d'averne cura e di usarle con criterio. Quindi movimenti sempre sotto controllo, sforzi brevi, decisi e precisi, avendo sempre coscienza di quel che si fa, mai "alla morte" e sempre cercando di far calzare bene l'attrezzo al componente da stringere/avvitare tenendolo anche fermo in sede con l'altra mano se necessario. Dita rotte o tagli sono più frequenti di quel che si pensi.
Fatta questa "paternale"... qualche foto dell'operazione, come sempre.
Prima calotta a metà corsa |
Attrezzo usato, grasso e pennello |
Le due calotte avvitate |
Sempre occhio quando si lavora con le mani...! |
Una volta montato il m.c. finalmente si possono montare le pedivelle...! |
...che, se tutto è stato fatto bene, GIRANO!!!... :-) |