Il tubo sterzo del telaio in acciaio |
Qui si parlerà di bici. Magari ci proverò perché se nessuno è infallibile io lo sono meno che mai. Ma prima di tutto parlerò della bici che mi sto costruendo, da imperfetto meccanico principiante(e maldestro) quale sono. CI sarà da ridere perché non ho mai fatto la maggiorparte delle cose che farò nel prossimo futuro.
Ho per le mani un telaio e un paio di forcelle recuperate; sono dei poveri "disgraziati" capitati sotto le mie grinfie senza neanche immaginare che li avrei utilizzati per i miei esperimenti.
Ma andiamo per tappe: avrete il piacere di seguire la comica storia di un pazzo che si mette in testa di montarsi una bicicletta senza averlo mai fatto e, per giunta, riverniciandola pure a pennello! Da matti!
Al momento il telaio è dal meccanico(quello vero) per un ripasso della filettatura del movimento centrale, visto che non c'era verso di avvitare le calotte e l’aggeggio per ripassare la filettatura costa quanto una rata del mutuo(quasi eh!).
A partire dal secondo post di questa storia, farò dei passi indietro, per raccontare ciò che è stato fino ad ora.
Tutto ha avuto inizio per "colpa" delle letture. I responsabili della mia pazzia, cioè i libri che mi hanno spinto a provare a montarmi una bici, sono stati principalmente due:
"Ciò che conta è la bicicletta" di Robert Penn (ed. Ponte alle Grazie), che mi ha letteralmente fulminato e che mi ha fatto pensare a quanto possa essere divertente costruire pezzo per pezzo la propria bici; solo che il protagonista se la faceva costruire da chi lo sapeva fare davvero, mentre io me la faccio da me perché sono un folle.
"La macchina perfetta" di Giò Pozzo e Adriano Maccarana (ed. Il Saggiatore), del negozio Orco Cicli di Milano, un insieme di utilissime informazioni sulla complessa semplicità della bicicletta e anche un po' di storia di questo mezzo di trasporto. Non mi serviranno a nulla perché sono un asino in meccanica, e tale rimarrò, ma questo non toglie valore alla pubblicazione.
Poi il web, con la sua miriade di informazioni, i suoi blog e i suoi tantissimi siti che parlano di bici. Qui le influenze sono venute dal guru Rotafixa (http://www.movimentofisso.it/) prima di tutto, e poi da siti che proponevano bici a ruota fissa, come quello di Orco Cicli(http://orcocicli.com/Lingua.html), Quello di Biascagne cicli (http://www.biascagne-cicli.it/), tutte pagine che frequento quotidianamente per spiare linee, colori, modi di rendere belle le bici: tutte idee che puntualmente non riuscirò a riprodurre vuoi per mancanza di capacità, vuoi per mancanza di quattrini! Ma il mondo è bello per questo no? Mica siamo tutti uguali!
La mia bici non sarà una "fissa" perché non sarei capace di guidarla, ma sarà una single-speed, cioè una bici ad una sola marcia, di quelle in stile pensionato o massaia...
Ancora non ho montato nulla: ho solo un telaio sverniciato con tanto olio di gomito e tantissima pazienza. Ecco... ci vuole pazienza per fare certe cose, e io non ne ho mai avuta molta.
Mi sembra un buon inizio... :-)
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